spot ha scritto:
e tu president cosa ne pensi di tutta questa situazione??sono curioso di sentire l opinione di un professionista .....
Sul mare si deve fare sempre attenzione a dove si naviga.
Io sono abilitato alla conduzione di imbarcazioni a vela e motore fino a 24 metri, per la navigazione entro le 12 miglia dalla costa, conosco come si traccia una rotta e come si conduce un'imbarcazione, certo + si naviga e + si prende dimestichezza con il mezzo ed il suo ambiente, però visto che le mie uscite sono sempre limitate a qualche week end, non posso certo sentirmi tranquillo in mare.
Detto questo, ogni volta che esco dal porto prima di AFFIDARMI all'elettronica per la navigazione vado sempre sotto coperta a RILEVARE punti pericolosi per la navigazione e ne rilevo la posizione, LATITUDINE E LONGITUDINE, così da avere a mente dei numeri (lat e long) che se prossimi alla mia posizione attuale, mi fanno stare in allerta.
QUINDI prima di partire:
Tracciare la rotta, cioe' disegnare sulla carta nautica il segmento che unisce il punto di partenza con quello di arrivoDeterminare l'angolo di questo segmento rispetto al Nord polare, cioe' l'angolo di rotta polare
Determinare la rotta Bussola correggendo la rotta polare della Declinazione Magnetica (differenza tra Nord polare e magnetico) e dell'errore introdotto dalla Deviazione magnetica (errore della bussola).
POI DOPO SI CONSULTA LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA PER VERIFICARE QUANTO PRECEDENTEMENTE DETTO, MA SI FA IN PORTO A BARCA ORMEGGIATA, in modo da consentire una navigazione tranquilla.....Si discute la rotta, 4 occhi sono meglio 2.
In caso di traffico sempre l'uomo a prua.
OKKIO DI FALCO PRONTO A MANOVRARE
La dura vita di bordo del comandante
Ora considerato che già su una barca ci sono tanti di quei cazzi a cui pensare per condurla in modo tranquillo, mantenere l'equipaggio della "domenica" affiatato, cercare di non far trasformare la dinette in un porcilaio, ecc ecc, figuratevi se mi metto a rischiare di far cozzare la chiglia sul fondo,
Il mio commento alla faccenda è il seguente:Il comandante non ci ha capito una mazza, nella misura in cui si è affidato ad altri per tracciare la rotta, perchè "il saluto" al Giglio si può anche fare, è scenografico e di sicuro impatto emozionale, anche per via di quel leggero timore che suscita la prossimità della terra, stando su di una nave.
Il fondale del Giglio permette passaggi radenti, per cui con il mare in condizioni ottimali, non vedo perchè non offrire questa emozione alle persone a bordo che forse vogliono provare anche questo.
Se avesse TRACCIATO LA ROTTA avrebbe visto che stava per finire su di uno scoglio semisommerso, invece si sarà affidato a chissà chi...COGLIONE.
A danno fatto è riuscito a fare la migliore cosa possibile, portare la nave in acque basse per permetterle di adagiarsi sul fondo e lasciare che i soccorritori potessero intervenire rapidamente sui passeggeri, limitando i "danni", altrimenti facevano +4000 in paradiso, ed il "direttore" si sarebbe incazzato non poco per questo sbarco improvviso e numeroso, che pure lui c'ha i centri accoglienza ancora pieni del Giappone e del nord d'Africa....
Adesso non ci resta che aspettare che rimuovano la Balena bianca...e tutti i campioni del mondo stranieri che ci stanno rompendo le scatole farebbero bene a pensare alle loro di sciagure in mare, che noi i traghetti con le prue dotate di portelloni che imbarcano acqua non le facciamo!!!
Certo facciamo le barbe agli scogli, ma vuoi mettere portarsi a casa un souvenir piantato nello scafo! Un pò come quando si visita un posto speciale e ci portiamo tutti a casa un pezzetto, che sia terra, sasso, o altro...